I cavi Ethernet sono quei cavi, cosiddetti “di rete”, che consentono di collegare i PC tra di loro o a dispositivi quali router e modem. Ne esistono di due tipi: quelli dritti, che permettono di collegare il PC ai dispositivi di rete e quelli incrociati (o crossover), che consentono di collegare direttamente due PC fra loro senza passare per dispositivi di rete intermedi. Si possono trovare facilmente in qualsiasi negozio di elettronica, ma quando si deve realizzare una piccola rete casalinga e si ha dunque bisogno di cavi particolarmente lunghi, la cosa migliore è provvedere da sé a cablare un cavo Ethernet.
Come dici? La cosa ti interessa ma essendo poco pratico in informatica e nuove tecnologia non hai la più pallida idea di dove mettere le mani? Beh, ma non devi preoccuparti: posso fornirti io tutte le spiegazioni di cui hai bisogno, passaggio dopo passaggio. Certo, non ti nascondo il fatto che l’operazione non è propriamente pratica e veloce ma di sicuro con un minimo di impegno e con un po’ di attenzione anche tu puoi riuscire a cablare un cavo Ethernet, ne sono più che sicuro.
Con la guida di oggi, voglio dunque spiegarti come cablare un cavo Ethernet seguendo gli schemi standard per i cavi dritti e incrociati. Entrando nello specifico, stiamo per scoprire insieme come realizzare un cavo Ethernet di categoria 5e. Ne esistono diverse di categorie, ma questa è quella più comune e ad ogni modo si applica lo stesso metodo generale a qualsiasi categoria di rete. Allora, sei pronto? Si? Benissimo… mettiamo al bando le ciance, rimbocchiamoci le maniche e cominciamo!
Come ogni tutorial che si rispetti, iniziamo questa guida su come cablare un cavo Ethernet vedendo l’occorrente necessario alla realizzazione di un cavo di rete. Trovi indicata tutta “l’attrezzatura” di cui hai bisogno di seguito.
Ora che hai tutto l’occorrente a tua disposizione, scommetto che hai voglia di passare all’azione. Prima di fare ciò dobbiamo però vedere quale schema seguire per poter cablare un cavo Ethernet. Di schemi per realizzare cavi di rete ne esistono due: EIA/TIA-568A ed EIA/TIA-568B.
Quello che sceglierai dipenderà essenzialmente da cosa dovrai connettere. Un cavo diretto viene usato per connettere due dispositivi diversi (per esempio, un hub e un PC). Due apparecchi simili solitamente richiedono invece un cavo incrociato. La differenza tra i due è che un cavo diretto ha entrambe le estremità cablate in maniera identica con il 568B, mentre un cavo incrociato è cablato con il 568A su un’estremità e con il 568B sull’altra.
Io adesso ti illustrerò ti illustrerò, di seguito, lo scherma di tipo B, che è quello più comune e utilizzato a livello internazionale. Gli schemi da seguire sono diversi per i cavi dritti e quelli incrociati. Ricorda che nei cavi incrociati i plug devono avere schemi diversi, in quanto solo uno di questi è incrociato.
Se ti stai accingendo a realizzare un vero e proprio impianto devi inoltre stabile che tipo crearne: esterno, lasciando i “fili volanti” per casa (magari da coprire con una canalina), oppure interno al muro, usando le canaline della linea telefonica o dell’impianto TV. Per evitare interferenze e malfunzionamenti, non posizionare i cavi di rete nella stessa canalina dei fili della corrente.
Ed ora, come promesso, si passa all’azione! La prima cosa che devi fare è prendere un paio di forbici e togliere un po’ della guaina protettiva alle estremità del cavo, in modo che escano fuori i fili colorati. Mi raccomando, nel fare ciò cerca di essere il più delicato e accorto possibile. Se effettui questa operazione con troppa “foga” o in maniera poco accorta potresti risicare di rovinare i cavi, di comprometterne il buon funzionamento e, di conseguenza, di dover ricominciare tutto da capo.
Dopo aver provveduto a togliere un po’ della guaina protettiva dal cavo, devi separare i fili e ordinarli secondo uno degli schemi visti prima. Non usare pinze o altri attrezzi che potrebbero rompere i fili, fallo direttamente con le dita.
Appena ordinati i cavi, prendi nuovamente le forbici e taglia i fili in modo che abbiano tutti la stessa lunghezza (devi quindi tagliarli al livello di quello più basso). Fatto anche ciò, prendi i fili e inseriscili delicatamente all’interno del plug fino a quando senti che sono arrivati in fondo.
Puoi capire se i cavi sono entrati bene nella spina e se stanno mantenendo la loro posizione guardando frontalmente la presa. Facendo in questo modo, dovresti essere in grado di vedere un cavo situato in ogni foro.
Tieni presente che potrebbe essere necessario sforzarsi un po’ per spingere fermamente le coppie all’interno della spina. Anche la guaina di cablaggio dovrebbe entrare nel retro della presa di circa 6 mm, per aiutare il cavo a fissarsi quando il connettore verrà chiuso.
A questo punto, il tocco finale: prendi la pinza crimpatrice ad 8 pin di cui ti ho parlato prima e stringi il plug fino a quando senti che la pinza non scende più. Prova quindi a sfilare i cavetti dal plug e, se nessuno di essi esce fuori, significa che hai fatto tutto bene. Ecco ottenuto il tuo cavo Ethernet pronto all’uso! Contento?
Prima di utilizzare il cavo Ethernet appena creato così come meglio credi, ti suggerisco di testarne il funzionamento per assicurarti di aver svolto tutte i passaggi in maniera corretta e per accertarti del fatto che quest’ultimo funzioni a dovere. Devi infatti tener conto del fatto che i cavi cablati male possono creare numerosi problemi.
Inoltre, con la tecnologia PoE (Power-Over-Ethernet), le coppie di cavi incrociati potrebbero rovinare i computer o i sistemi telefonici, rendendo dunque di fondamentale importanza il fattore dell’ordine dei cavi.
Per verificare di aver svolto tutti i passaggi mediante cui cablare un cavo Ethernet in maniera corretta e per accertarti del corretto funzionamento del cavo puoi ricorrere all’uso di un semplice tester di cablaggio.